lunedì 26 dicembre 2011

LA CARTA

 La carta è un prodotto ottenuto dalla lavorazione di fibre vegetali macerate, ridotte in pasta e quindi in fogli più o meno sottili. Il principale costituente delle fibre vegetali è la cellulosa, sostanza che si forma durante il processo della fotosintesi clorofilliana. Altri elementi fondamentali sono le sostanze di carica (che rendono la carta liscia e bianca) e le sostanze collanti (che rendono la carta impermeabile agli inchiostri. A volte possono essere utilizzati anche dei coloranti.

FIBRE DI       +  SOSTANZE   +  SOSTANZE    =  CARTA
CELLULOSA
        DI CARICA       COLLANTI

La principale materia prima utilizzata per fare la carta è il legno, ricavato in genere, da alberi coltivati apposta per produrre cellulosa. Sono foreste composte da alberi a rapida crescita, in cui gli alberi tagliati, ogni anno, sono immediatamente sostituiti da un numero uguale di piante nuove, che saranno pronte, a loro volta, per il taglio entro 10 o 20 anni. Così il patrimonio forestale non si esaurisce mai.
La distruzione delle foreste vergini dell’Amazzonia, dell’Africa o dell’Asia non è quindi da imputare al consumo di carta, ma ad altre cause, come la ricerca di legname di pregio per l’industria del legno l’estensione di nuove aree epe la coltivazione, la costruzione di strade, e così via.
Oltre al legname proveniente da piantagioni a rapida crescita, vengono impiegati anche:
- scarti di segherie;
- tronchi di piccole pezzature, comunque non utilizzabili per altre lavorazioni;
- sottoprodotti della foresta, vale a dire alberi non adatti ad essere segti in tavole, cime di piante, rami, etc…

Il processo produttivo
1) Preparazione delle paste
Esistono 4 tipi di paste Le prime tre sono realizzate con un procedimento chimico, e si differenziano tra loro per la quantità di lignina eliminata. La quarta pasta, invece, è ottenuta con un procedimento di tipo meccanico tanto che talvolta si parla di “pasta di legno” anziché “pasta di cellulosa”).
- Pasta chimica. Durante la cottura si separa la lignina e resta cellulosa quasi pura. Da 100 Kg di legno secco si ha una resa di circa 40 Kg di cellulosa. Le carte prodotte con questo tipo di pasta sono di ottima qualità. Questa pasta si utilizza anche per la produzione di fazzoletti di carta, tovaglioli e ogni tipo di carta assorbente.
- Pasta semichimica. La cottura è solo parziale e la lignina non viene completamente sciolta. Da 100 Kg di legno secco si ha una resa di 60 Kg di pasta semichimica. Questa pasta viene utilizzata principalmente per la realizzazione di carte da giornale e da stampa o cartone ondulato.
- Pasta ad alta resa. Durante la cottura la lignina viene solo ammorbidita, senza essere separata. Da 100 Kg di legno secco si ha una resa di 90 Kg di pasta ad alta resa. Questa pasta viene utilizzata principalmente per la realizzazione di cartoni.
- Pasta meccanica. Questa pasta viene ottenuta sfibrando il legno esclusivamente per via meccanica. I tronchetti di legno vengono scortecciati e pressati contro una mola rotante e abrasiva. La pasta ottenuta viene raffinata per ridurre le dimensioni delle fibre, e sbiancata.

2) Imbianchimento delle paste
L’imbianchimento delle paste viene fatto tradizionalmente con il cloro, che è un elemento inquinante.
Attualmente in Europa la maggior parte di produttori di paste e di carta si sono spostati verso sostanze di imbianchimento alternative, meno inquinanti.
Le paste dette ECF (Elemental Chlorine Free = prive di cloro elementare) hanno sostituito largamente quelle prodotte con il cloro, soprattutto nelle carte da scrivere e da stampa.

3) Lavorazione
Nelle cartiere le diverse paste vengono spappolate in acqua e mescolate insieme in un’apposita macchina, chiamata Pulper, in diverse percentuali, a seconda del tipo di carta che si vuole ottenere.
L’impasto ottenuto viene poi sottoposto ad una raffinazione, allo scopo di ricavare una poltiglia fine ed uniforme. Nei raffinatori la pasta è costretta a passare attraverso delle lame che sminuzzano sempre più finemente le fibre di cellulosa.
L’impasto raffinato viene inviato nel tino miscelatore, dove vengono aggiunte sostanze di carica (caolino), sostanze collanti ed eventuali sostanze coloranti.

La trasformazione dell’impasto in carta avviene nella macchina continua. L’impasto, molto diluito, viene fatta cadere su un telo di formazione, costituito da una rete metallica, simile ad un nastro trasportatore, sempre in movimento. La poltiglia si distribuisce uniformemente sul telo, l’acqua scola attraverso le maglie della rete e viene aspirata da appositi cassoni, le fibre si avvicinano e si intrecciano a cominciano a formare un nastro compatto. Alla fine di questa prima parte della macchina il foglio di carta si stacca e comincia a passare attraverso una lunga serie di cilindri rotanti che hanno lo scopo di formare un foglio, sgocciolarlo, tenderlo seccarlo, lisciarlo e finalmente arrotolarlo in grandi bobine.


Tipi di Carta

- Carta da srivere ("uso mano"; da disegno liscia o ruvida; carta carbone; cartoncini)

- Carta da stampa (patinata; patinata lucida; c. di giornale; c. pubblicitaria; c. per libri; c. per cataloghi)

- Carta da imballaggio (c. per pacchi, cartone ondulato; cartone; c. kraft; c. velina)

- Carta assorbente (c. igianica; tovaglioli di carta; fazzoletti di carta)

- Carta per usi speciali  (c. fotosensibile; c. fotografica; c. adesiva; c. per sigarette; c. oleata/c. forno; c. vetrata; c. crespa; c. melaminica; c. da filtro)

- Carta per l'edilizia  (cartongesso; c. catramata; c. da parati)

ciclo della carta
Bibliografia:
"Tecnologia - Settori Produttivi - Vol.B" (Gianni Arduino - Ed. Lattes)