ENERGIA EOLICA
Si chiama energia eolica l’energia meccanica fornita dal vento.
Il
vento è una massa d’aria in movimento ed è generato dal Sole, che
scalda con diversa intensità le varie zone della superficie terrestre:
enormi masse d’aria calda scaldate dal Sole salgono negli strati alti
dell’atmosfera e il vuoto che lasciano richiama enormi masse d’aria
fredda, generando così gli spostamenti orizzontali d’aria, noti come
“vento”.
Fin
dai tempi più antichi l’uomo ha utilizzato l’energia del vento, per
muovere le pale dei mulini utilizzati per macinare o pompare acqua per
l’irrigazione o per muovere le vele delle imbarcazioni.
Oggi l’energia eolica viene sfruttata principalmente per la produzione di energia elettrica.
Aspetti positivi e negativi
Essendo direttamente collegata all’azione del sole, l’energia eolica è pertanto inesauribile, gratuita e pulita.
Tuttavia vi sono alcuni evidenti limiti che ne impediscono una diffusione su larga scala:
irregolarità e incostanza dei venti;
possibilità di utilizzo solo locali;
bassa potenza dei venti.
A
questi aspetti, che ne limitano l’utilizzo solo in particolari zone
della terra particolarmente ventose , bisogna aggiungere anche un
notevole impatto visivo delle strutture atte a utilizzare il movimento
dei venti (un generatore eolico ha un’altezza di circa 60 metri, e un
pari diametro del rotore!) e l’inquinamento acustico dovuto alla
rumorosità della rotazione delle pale.
I ROTORI
Il
componente essenziale di un generatore eolico (o aerogeneratore) è il
rotore, costituito da un certo numero di pale (di forma e dimensioni
diverse a seconda dei rotori) fissate sul mozzo e progettate per
sottrarre al vento parte della sua energia cinetica e trasformarla in
energia meccanica di rotazione.
Il rotore, tramite un moltiplicatore di giri, aziona il generatore elettrico.
Esistono diversi tipi di rotori, ad asse orizzontale o ad asse verticale:
Mulini a vela (o cretesi)
Il
mulino cretese è il tipo più semplice, economico e sicuro. Il rotore è
costituito da 8 o più braccia, tra le quali vengono tesi, per mezzo di
cavi dei triangoli di stoffa. La superficie di questi ultimi può essere
aumentata o ridotta a seconda dell'intensità del vento. I cavi hanno
anche la funzione di irrigidire la struttura. I mulini di questo tipo
vengono usati nella maggioranza dei casi per pompare acqua, ma alcuni
esemplari sono stati utilizzati per produrre elettricità Non richiede
alte velocità del vento.
Mulini olandesi
Mulini olandesi
Possiedono
quattro pale a croce costituite da tralicci di legno di forma
rettangolare normalmente rivestite di essicelle i legno. Sono
caratterisitici dell’Olanda che è esposta ai forti venti dell’Oceano
Atlantico.
Sono dotati di molte pale metalliche disposte come i raggi di una ruota di bicicletta e fissate a un mozzo.
Rotori a elica
Sono molto semplici da costruire, in quanto costituiti da due pale a forma semicilindrica montate su un asse verticale.
Il vento agisce con forza maggiore sulla pala che presenta la parte concava. Ciò provoca la rotazione del rotore.
Hanno
rendimento modesto e bassa velocità di rotazione, ma sono comodi per la
loro semplicità strutturale che si adatta a far funzionare anche le
pompe dell’acqua.
È
costituito da due piatti rotanti intorno a un asse verticale fra i
quali è fissata una dozzina di pale semicilindriche, disposte a corona.
Funziona indipendentemente dalla direzione del vento.
Turbina Windside
Fra i rotori di ultima generazione (sebbene siano entrati in produzione già negli anni 80) sta riscontarndo molto successo la turbina Windside. Può essere considerata un'evoluzione del rotore Savonius, con la differenza che le due parti semicilindriche contrapposte sono ritorte. I pregi di questa turbina sono molteplici: possono funzionare sia in presenza di una leggera brezza che di venti molto forti; possono utilizzare venti provenienti da tutte le direzioni; grazie ai singolari materiali utilizzati per la sua costruzione (una lega speciale con parti di alluminio, vetroresina e acciaio inox) non teme nè il caldo torrido nè il gelo; ha un minor impatto ambientale in quanto meno rumoroso di altri rotori e perchè non intralcia la normale migrazione degli uccelli.
Fra i rotori di ultima generazione (sebbene siano entrati in produzione già negli anni 80) sta riscontarndo molto successo la turbina Windside. Può essere considerata un'evoluzione del rotore Savonius, con la differenza che le due parti semicilindriche contrapposte sono ritorte. I pregi di questa turbina sono molteplici: possono funzionare sia in presenza di una leggera brezza che di venti molto forti; possono utilizzare venti provenienti da tutte le direzioni; grazie ai singolari materiali utilizzati per la sua costruzione (una lega speciale con parti di alluminio, vetroresina e acciaio inox) non teme nè il caldo torrido nè il gelo; ha un minor impatto ambientale in quanto meno rumoroso di altri rotori e perchè non intralcia la normale migrazione degli uccelli.
LE “WIND FARM”
Più
aerogeneratori (di tipo a elica) collegati insieme formano le wind
farm, le “fattorie del vento”, che sono delle vere e proprie centrali
elettriche.
Nelle
wind farm la distanza tra gli aerogenertori viene calcolata per evitare
interferenze reciproche che potrebbero causare cadute di produzione
(solitamente dieci volte il diametro delle pale).
Il
“parco eolico” cioè il sito su cui viene installata una wind farm, deve
essere scelto non solo in base alla ventosità della zona ma anche
tenendo conto dell’impatto ambientale che comporta, per via del forte
impatto visivo(gli aerogeneratori sono di grandi dimensioni e numerosi),
del rumore (generato dall’attrito delle pale con il vento),
dell’effetto sulla flora e sulla fauna (numerosi sono gli uccelli che
muoiono contro le pale dei rotori) e delle interferenze sulle
telecomunicazioni (evitabili rispettando le giuste distanze fra i
rotori).
I parchi eolici in Europa
Lo
sfruttamento cospicuo dell’energia eolica per la produzione di energia
elettrica è relativamente recente. Fino al 1980 l’energia prodotta con
l’eolico era ancora a zero in tutto il mondo. Attualmente i parchi
eolici riscuotono un grande consenso in Germani, Danimarca e Spagna.
L’Italia
è il quarto produttore europeo. Le principali centrali eoliche italiane
si trovano a Tarsia (CS), Montearci (OR) e Sclafani bagni (PA).
"Progetto Tecnologia - Vol.B" (Benente, Ferraiolo, Vitale - Ed. Paravia)
"Tecnologia - Energia e applicazioni - Vol.D" (Gianni Arduino - Ed. Lattes)
"Fare Tecnologia" (G.Paci - Ed. Zanichelli)
"Area Tecnologia" (A.Chini, A.Conti - Ed. Minerva Scuola)