lunedì 26 dicembre 2011

ENERGIA GEOTERMICA

L’energia geotermica sfrutta il calore che si trova naturalmente negli starti geologici sotto la superficie terrestre, in zone relativamente vicine alla crosta terrestre, laddove si trova del magma.

Le acque piovane o dei fiumi si infiltrano nel suolo permeabile, fino ad incontrare lo strato impermeabile e caldo, dove si riscaldano in vere e proprie sacche intrappolate nel sottosuolo fino a temperature che possono andare da 50-60 °C a diverse centinaia di gradi.
Perforando il suolo fino ad incontrare queste sacche si possono liberare i fluidi caldi per la produzione di energia termica o energia elettrica.

I fluidi a bassa temperatura, che rimangono pertanto allo stato liquido, sono adatti per la produzione di calore e vengono utilizzati quindi per il riscaldamento di abitazioni e serre., attraverso scambiatori di calore. In questi casi si parla di sistemi ad acqua dominante.


I fluidi ad alta temperatura, trasformatisi in vapori, vengono trasferiti attraverso tubazioni a delle turbine che, collegate a generatori, producono energia elettrica. Questi sistemi sono detti sistemi a vapore dominante.


In entrambi i casi i fluidi residui vengono iniettati nuovamente nel sottosuolo, passando da una torre di refrigerazione nel caso dei vapori, rendendo il ciclo pressoché inesauribile, oltre che economico, avvenendo il surriscaldamento in modo del tutto naturale.



 
L’Italia è uno dei maggiori produttori di energia geotermica, grazie alla centrale di Larderello, in Toscana, che fornisce l’1,5 % dell’energia elettrica consumata in Italia.
In Islanda, invece, l’energia geotermica viene utilizzata principalmente per il teleriscaldamento (cioè riscaldamento a distanza) di abitazioni serre e allevamenti.

Tipici dell’Islanda, ma diffusi in tutto il mondo, sono i Geyser, manifestazione visibile del calore geotermico.



Bibliografia:
"Progetto Tecnologia - Vol.B" (Benente, Ferraiolo, Vitale - Ed. Paravia)
"Tecnologia - Energia e applicazioni - Vol.D" (Gianni Arduino - Ed. Lattes)
"Contesti tecnologici" (Merlo, Ponticiello - Ed. Le Monnier scuola)